Quando l’amore vince

Ci siamo sposati!

Chi l’avrebbe mai detto, dopo dieci anni insieme e 3 anni e mezzo di convivenza, questo passo ha coronato la consapevolezza di quello che siamo.

A noi ci piaceva concentrarci sulle persone più che sull’apparenza, così ce lo siamo costruito tutto da soli.

Siamo nati in due città diverse, e per noi era importante che ci fossero entrambe: dalla città, Padova, dove ci siamo sposati, alla campagna, Piombino Dese, dove abbiamo festeggiato.

La cosa più importante per noi era la semplicità e l’emozione e le persone importanti.

Abbiamo voluto utilizzare toni semplici, sobri e puliti per i nostri abiti e tutti gli allestimenti, sfruttando gli outlet di zona per recuperare tutti i materiali. Il mio abito e la collana era di Armani della collezione dello scorso anno, un abito lungo pret a porter bianco con un laccio nero dietro, le scarpe, invece, di un’azienda di Montebelluna che fa scarpini da danza, Anniel, tutti in cuoio e tessuto: splendidi! Luca invece vestiva Fay , sempre un abito della scorsa collezione, abbinato a scarpe Tods e camicia fatta su misura dalla camiceria Sarti di Vigodarzere (PD). Volevamo vestirci di abiti comodi da poter riutilizzare, e non spendere migliaia di euro per qualcosa che poi non ci si rimette più.

 

Ci siamo sposati in tram, o meglio, con tutti gli amici e parenti ci siamo diretti verso il Municipio usando il tram: è stato bellissimo essere attorniati da tutte le persone che ti vogliono bene. A celebrarci, una grande persona, un amico, abbiamo chiesto a chi per noi è importante come esempio di vita se poteva coronare il nostro sogno, e l’emozione è venuta tutta. Grazie Sergio!

Prima di partire per la campagna, ci siamo fatti una passeggiata per il mercato della splendida città di Padova, immersi nei colori dei banchi di “Piazza della frutta” e delle botteghe del “Salone” sotto al celebre Palazzo della Ragione. Timidi, ci siamo addentrati nella sala verde del “Caffè Pedrocchi” per poi essere catturati dalla Sala Rossa: luoghi incantanti fermi in epoche ormai lontane ma da un immenso fascino d’altri tempi.

Il ricevimento l’abbiamo fatto a Ca’ de Memi a Piombino Dese (PD): la scelta più convinta che avevamo. Non ne abbiamo cercati altri, siamo andati solo lì. Loro ci piacciono per come hanno saputo costruire la loro attività, attenti al dettaglio ma soprattutto alla qualità, cucinando cibi tradizionali veneti, a volte rivisitati, con la massima qualità del prodotto, il tutto accompagnato da vini del territorio. Quello che traspare da loro è la grande famiglia che sono, e per questo a noi hanno colpito, volevamo che il nostro matrimonio fosse fatto di emozioni vere, e loro ci hanno accolto all’interno della loro famiglia a festeggiare.

Per questo matrimonio, inutile a dirsi, mi sono occupata di tutta la parte grafica, dagli inviti, ai menu, alle bomboniere, mantenendo sempre il nostro simbolo el come il fil rouge che collegava il tutto, utilizzando sempre un immagine semplice ma sofisticata.

Per gli inviti, una volta inseriti nelle buste, i nomi li ho scritti con il pennino calligrafico.

Per le bomboniere ho mantenuto il nostro logo aggiungendo una frase tratta dal cartone animato Frozen, simbolica per quello che stavamo facendo, shopper in cotone grezzo stampata grazie a e-shirt. Dentro ai sacchettini dei confetti, invece, abbiamo messo una nostra illustrazione fatta da me che ci ritrae nel tandem come simbolo della vita e del percorso che abbiamo deciso di intraprendere insieme, sullo sfondo le nostre quattro città che ci hanno forgiato: Venezia, Treviso, Padova e Firenze. Queste cartoline ci sono servite per ringraziare tutti i nostri ospiti per aver partecipato alla costruzione di un sogno e di averlo reso possibile: sul retro con pennarello calligrafico ho scritto i ringraziamenti firmati da entrambi.

Per i testimoni ho realizzato quattro tele che simboleggiano il gesto che abbiamo fatto insieme: testimoniare il nostro amore. Il cerchio è simbolo del matrimonio dal quale si libera l’energia e l’amore, realizzata con un dripping bianco e nero. Queste quattro tele sono state realizzate una vicina all’altra e ad ognuno ne abbiamo data una, come frammento della bellissima cosa che stavamo facendo: sposarci. I colori sono personali dei testimoni: avevamo chiesto loro anticipatamente di che colore si sentissero, e questo è stato il risultato. Il tutto accompagnato da lettere personalizzate.

A celebrante, genitori, fratelli e nonni abbiamo scritto una letterina ad ognuno, fatto una donazione in beneficienza ai primi due e consegnata all’interno di una ciotola progettata da noi, decorata con il nostro simbolo, ciotola che simboleggia la famiglia, il convogliare, l’unire, l’intrecciare. Ai fratelli invece, un orologio da parete, le Ali di Starck, con spiegazione anche per loro, e ai nonni una cornice con una nostra foto realizzata qualche giorno prima.

Ca’ de Memi mi ha dato la possibilità di partecipare attivamente agli allestimenti, gentilissimi in questo. Dalle loro direttive, ho realizzato tableau mariage, menu generale degli antipasti che hanno poi attaccato ad una loro splendida scala a pioli da poco restaurata, menu da tavolo fissati da una molletta in legno segnaposto, la zona fotoricordo con le cornici prestate del mio super zio pittore e come decorazioni per i tavoli, piccole bottigliette conservate negli anni con la gisofila, fiore presente in tutto l’evento.

È stata una giornata fantastica, ricca di emozioni, fatta di persone , circondati di tutte le belle persone che abbiamo incontrato nel nostro cammino e che hanno fatto parte della nostra vita, ognuno ha costruito materialmente questo giorno indimenticabile dando il proprio contributo: anche le nostre fedi sono artigianali, sia nell’idea che nella realizzazione. Noi ci siamo divertiti tanto, ci siamo sentiti amati ancora di più, se ne vorrebbero ogni anno feste così!

È stata una giornata indimenticabile… e tutti l’hanno resa tale!

Grazie

ps. a breve le foto ufficiali della fotografa Carlotta 😉

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